Le onde gravitazionali e la matematica dell’Universo
Le
onde gravitazionali e la matematica dell’Universo
Michele Nardelli
Di
ieri è la notizia che la scienza ha finalmente la prova sperimentale dell’esistenza
delle onde gravitazionali emesse da masse considerevoli che permeano l’Universo.
In
questo caso, si tratta di due buchi neri che hanno le masse pari,
rispettivamente a 36 ed a 29 masse solari.
Ma
vediamo la notizia riportata in parte del riassunto del lavoro presentato sulla
prestigiosa rivista “Physical Review Letters” l’11/02/2006.
“Il 14 Settembre 2015 i due rivelatori del Laser
Interferometer Gravitational-Wave Observatory hanno simultaneamente osservato
un segnale transitorio di onda gravitazionale. Il segnale si trascina verso l’alto
in una frequenza da 35 a
250 Hz con un picco di deformazione di onda gravitazionale di 1 * 10^-21. Corrisponde
la forma d'onda prevista dalla relatività generale per l’avvicendamento e la fusione di una coppia di buchi neri e l'anello basso del
conseguente buco nero singolo. Nel riferimento di origine le masse dei buchi neri iniziali sono di
36 e 29 masse solari, e la massa del buco nero finale è di 62 masse solari con
la differenza di 3 masse solari moltiplicate la velocità della luce al quadrato
(Mc2) radiate in onde gravitazionali. Anche lo spin del buco nero finale
è af = 0,67. Queste osservazioni dimostrano l’esistenza di sistemi
binari di masse stellari di tipo buco nero ed è la prima diretta rilevazione
delle onde gravitazionali e la prima osservazione di una fusione di buchi neri
binari”.
È interessante osservare la matematica dei valori di
tali rilevazioni. Anzitutto le masse dei due buchi neri: 36
e 29. Notiamo che 36 = 34 +
2 e
29 = 21 + 8, dove 2, 8, 21 e 34 sono numeri di Fibonacci. Anche la loro
somma totale 65 = 55 + 8 + 2, tutti numeri di Fibonacci. Il valore risultato 62
= 55 + 5 + 2 anche questi numeri di Fibonacci ed anche la differenza dei due
valori 65 – 62 = 3 è un numero di
Fibonacci.
Il segnale della frequenza dell’onda gravitazionale si
trascina da 35 a
250 Hz. Il numero 35 = 34 + 1, mentre 250 =
233 + 13 + 3 + 1, anche questi numeri di Fibonacci. Anche la media del
minimo e del massimo delle frequenze è una differenza tra numeri di Fibonacci.
Infatti abbiamo: (250 + 35)/2 = 285/2 =
142,5 dove 142 = 144 – 2 anch’essi numeri di Fibonacci.
Infine lo spin del buco nero finale 0,67. Se prendiamo
il numero senza considerare il decimale, quindi 67, avremo che 67 = 55 + 8 + 3
+ 1, che sono numeri di Fibonacci.
Ma prendiamo il numero per come è stato ricavato:
0,67.
Ricordiamo che la misura di una circonferenza è data
da C = 2πr e che il diametro da D =2r.
Ora se come valori della circonferenza abbiamo 2,106 e
2,172 e ci vogliamo calcolare il diametro, avremo: D = 2,106 / π = 0,67070; D = 2,172 / π = 0,6917. Valori, questi, che
sono vicinissimi al valore dello spin del buco nero finale. È infine
interessante osservare che i due valori della circonferenza 2,106 e
2,172 sono dati dalle seguenti
somme: 0,688 + 0,800 + 0,618 =
2,106 e
0,688 + 0,866 + 0,618 = 2,172. Notiamo come 0,688 e 0,866 siano i numeri
fissi del pentagono e dell’esagono regolare e come 0,618 sia il valore della
sezione aurea: (√5 – 1) / 2.
Anche nel caso delle onde gravitazionali troviamo,
quindi, π, la sezione aurea φ, ed i numeri di Fibonacci connessi al rapporto
aureo Φ = (√5 + 1) / 2 = 1,618.
Questi “numeri” li abbiamo trovati nei più disparati
fenomeni naturali. Non ci meraviglia, quindi, che anche nel fenomeno delle onde
gravitazionali emesse da una coppia di buchi neri vi sia la stupenda e sublime armonia
di π e φ,
Lo studio della nuova fisica quantistica e della nuova astronomia mi stanno facendo trasformare la fede in Cristo Gesù in certezza assoluta della realizzazione nell'universo_multiverso di ciò che Lui ha detto e che i vangeli hanno certificato da tanti secoli fa'
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